Stampa per “nativi digitali”? Ma stiamo scherzando? Niente affatto. Più si allunga il tempo che i giovanissimi passano incollati agli schermi digitali, più cresce per questo la preoccupazione –legittima – dei genitori, e più si creano opportunità per gli editori di carta stampata. Il periodico tradizionale è più rassicurante, meno invasivo ed assai più efficace come strumento di formazione. All’inizio dell’anno, Dennis Publishing, editore con sede a Londra, ha annunciato un’edizione per il mercato statunitense di The Week Junior, il periodico lanciato sul mercato inglese nel 2015. Indirizzato ai lettori più giovani, quelli dagli 8 ai 14 anni, The Week jr. propone contenuti dedicati alla scoperta, all’esplorazione, alla “navigazione” di quel mondo che i giovanissimi stanno cominciando a conoscere nella vita quotidiana. Leggere il periodico è un modo per fare esperienze autonome della vita. Attraverso la lettura di The Week Junior, il giovane comincia a sviluppare la propria personalità, senza qualcuno che gli dica sempre cosa pensare e cosa fare. Accanto ai temi più classici dell’informazione per i giovanissimi – il regno animale, lo sport, i puzzles – non mancheranno approfondimenti più impegnativi, come il doping alle Olimpiadi ed il Giorno della Memoria dell’olocausto. Il primo numero è previsto in uscita il 20 marzo prossimo.

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