A chi può servire la stampa digitale? A tutti. Meglio, a tutti gli editori che desiderino proporre al territorio prodotti stampati in basse tirature ma con contenuti ad alta specializzazione, e alta qualità. Parliamo di inserti di informazione iperlocale, inserti specializzati per argomento, repertori di notizie su misura, selezionate dal singolo lettore, fino a prodotti editoriali autonomi, come testate diocesane, o giornali dedicati ai tifosi di squadre di calcio locali. Il digitale non è un’alternativa alla stampa offset, né un concorrente. È un’integrazione della tecnologia offset – con enormi potenzialità – per tutti, editori nazionali e locali. A spiegarlo è Luca Graziotto, agente commerciale del CSQ per il Piemonte, in occasione di un meeting organizzato a Pinerolo per la presentazione del nuovo Eco del Chisone in formato berliner, stampato nello stabilimento di Erbusco (Bs). Il Centro Stampa Quotidiani è, a tutt’oggi, l’unico stabilimento poligrafico italiano a disporre di una rotativa digitale integrata alle linee offset. E’uno dei pochissimi centri, in Europa, a poter proporre agli editori contratti di stampa per tirature da una a centinaia di migliaia di copie. È l’unico al quale gli editori italiani possono affidare la produzione di inserti personalizzati per la distribuzione mirata sul territorio, anche in questo caso dalla singola copia a lotti molto più ampi. Le storie di successo “made in Italy” non mancano. Il primo quotidiano italiano ad aver intuito – e sfruttato – le potenzialità della stampa digitale è stato Il Cittadino di Lodi. Tutto è cominciato nel 2013 con lo speciale dedicato al Festival della Danza del capoluogo Lombardo. Uno speciale che ha raccolto programmi, informazioni, immagini e pubblicità dedicate agli appassionati di danza – fra le quali – ricorda Graziotto, “anche inserzioni di fisioterapisti locali”. Da lì una crescita ininterrotta di inserti specializzati per argomento o area diffusionale, con cronache, pubblicità e diffusione iperlocale.
Toscana Oggi è il settimanale delle diocesi della Toscana. Un dorso regionale unico stampato in offset e quindici dorsi diocesani, ciascuno di otto pagine. Quattro, quelli che raggiungono le tirature maggiori, stampati in offset, gli altri stampati in digitale. Tutto in full color e su carta che rende impossibile cogliere la differenza fra le due tecnologie. Il Mio Piccolo è l’offerta riservata agli abbonati al Piccolo, il bisettimanale di Alessandria. Quattro pagine di informazione specializzata, stampata in full color, selezionata dal lettore, che sceglie quattro fra le numerose rubriche disponibili, che spaziano dalla storia locale alla salute, dal territorio ai viaggi, dall’hi tech agli orti e giardini. La personalizzazione ha – fra gli altri risultati – trainato la crescita degli abbonamenti. Qualità, flessibilità, sostenibilità economica e creatività editoriale: sono le ragioni che hanno spinto al successo la stampa digitale nell’industria dell’informazione italiana. Fino ad oggi, perché il futuro è ancora tutto da scrivere. E da stampare.
Didascalia: Luca Graziotto illustra i vantaggi della Stampa Digitale al meeting di Pinerolo