“Arriva l’Ing. De Cian? Ma cosa ci verrà mai a dire, a metà del mese di luglio, il Direttore del CSQ?”. La curiosità di Paola Molino, direttore de L’Eco del Chisone, il settimanale di informazione locale del Pinerolese, durerà poco. Il motivo della visita – nel luglio del 2019 – era spiegare che non sarebbe più stato possibile, né economico, stampare a Erbusco (BS) il giornale nel formato tradizionale, nove colonne broadsheet. Era necessario passare al formato berliner, 31*45, più moderno e più pratico, sviluppando i contenuti su un doppio dorso. “A quell’epoca stavamo completando un percorso complesso di riorganizzazione delle attività” – racconta Paola Molino – “e quando pensavamo di avere finito, abbiamo scoperto che dovevamo affrontare un nuova sfida”. Che fare? “Abbiamo deciso di trasformare questa opportunità in un’occasione per crescere”. La riduzione del formato di stampa vuol dire un nuovo modo di pensare, presentare ed organizzare i contenuti. L’Eco affida la grafica ad Alberto Valeri, un professionista specializzato in design editoriale con una vasta esperienza che abbraccia testate nazionali e locali, come l’Eco di Bergamo, il Giornale di Brescia, La Provincia di Como, Lecco e Sondrio ed il Cittadino di Lodi. Si cambia anche piattaforma produttiva, introducendo una soluzione modulare proposta e gestita in cloud da GMDE, già utilizzata da altre testate sul territorio. La strategia è rinnovare prodotto e processo produttivo insieme, con scelte integrate, dove redazione e fornitori lavorino in team. Da nove colonne si passa a sei. Cresce il corpo del carattere e aumenta l’interlinea per rendere la lettura più piacevole. Cresce la foliazione per non perdere notizie. Si lavora sui colori, senza stravolgere l’impatto originale. Restano il blu per la testata principale e l’arancio per il dorso dedicato allo sport locale. Si riflette anche sui contenuti e sull’organizzazione delle pagine di servizio. Grazie alla tecnologia proposta dal sistema editoriale, nascono le “Book”, pagine template utilizzabili per le sezioni del giornale. È un repertorio grafico costruito a blocchi, molto flessibile, e sviluppato attorno ad un progetto unitario. Il redattore sceglie dal repertorio del sistema il layout di pagina più adatto per le storie da raccontare. Poi si concentra sullo sviluppo dei contenuti, eventualmente apportando le necessarie modifiche fra i blocchi grafici. “Aumenta la qualità per il lettore, sia visiva che informativa, e diminuisce il carico di lavoro non espressamente dedicato all’elaborazione dei contenuti”. Una volta pronto, L’Eco del Chisone è spedito in Pdf al centro stampa del CSQ, che provvede alla produzione del dorso principale, delle pagine sportive e, una volta al mese, di Extra. “E’ il nuovo mensile del Pinerolese”, che eredita esperienze del passato. Propone contenuti “extra” su carta migliorata da 54 gr., con progetto grafico e sistema produttivo perfettamente allineati al settimanale. Il 22 gennaio di quest’anno va in distribuzione il “nuovo” Eco, che piace molto sia ai lettori che agli inserzionisti. La fortuna, si sa, aiuta gli audaci; anche a Pinerolo. Poche settimane dopo, quando scatta il lockdown da covid, la redazione già produce all’interno di un sistema editoriale basato su cloud. Giornalisti e collaboratori possono continuare a lavorare da casa esattamente come se fossero in sede, senza che sia necessaria alcuna modifica al flusso produttivo. Il settimanale, ed il mensile, raccontano il territorio durante la pandemia, preparano i testi, le interviste, le immagini, la grafica. Al resto pensa il CSQ, e l’Eco arriva puntuale all’incontro con i lettori. Un successo comunicativo che conferma la forza del brand. “Ed è proprio questa la vera ricchezza dell’informazione locale, di comunità: accuratezza, credibilità, tempestività, qualità e fiducia costruita nei decenni” – come ha ribadito Diego Minonzio, direttore responsabile de La Provincia di Como, Lecco e Sondrio, che ha contribuito, con la propria esperienza, al successo del convegno organizzato a Pinerolo lo scorso 25 giugno, per raccontare questa storia di innovazione dell’editoria locale italiana. Un modello produttivo – ed un team di professionisti esterni – che potrebbero essere facilmente esportati, e messi al lavoro, in altre testate di informazione territoriale specializzata. Non per caso, all’incontro hanno partecipato – con molta attenzione – i responsabili di altre testate locali del Piemonte. “Nel 1906”- conclude Paola Molino – “sulla testata dell’Eco campeggiava il ponte sul fiume Chisone”. Nei decenni successivi il ponte è crollato. L’Eco è rimasto in piedi. Terminata con successo la riorganizzazione, continuerà a crescere con nuove idee e nuove iniziative editoriali per il territorio.
DIDASCALIA: Paola Molino, Direttore de L’Eco del Chisone, mostra il vecchio ed il nuovo formato del settimanale