Il mercato dei periodici americani si lascia alle spalle il 2021 con un risultato sorprendente: l’“anagrafe dei nuovi nati” registra 122 testate, contro le 60 registrate nel 2020. Il balzo – che supera di pochissimo il volume del 100% – offre numerosi spunti di riflessione sul mercato dei media, dove l’informazione specializzata e di qualità, che punta su formati innovativi, frequenze mirate a target di appassionati molto ben identificate, immagini e grafica coinvolgenti, sembra non temere per nulla la concorrenza della rete.  “E’ il bisogno della stampa” – commenta il ricercatore e specialista del mercato magazine americano Samir Husni. “Le persone sono ammalate e stanche della vita virtuale. I periodici stampati sono qualcosa da tenere in mano, qualcosa alla quale sentirsi vicini. Non c’è nulla che dia il senso di vicinanza come il possedere e il sentire un periodico stampato nelle proprie mani”. Questo sentimento vale anche per gli appassionati di uno degli argomenti più immateriali che si possano immaginare, le cripto valute. Dopo cinque anni di solo on line, Bitcoin Magazine è ritornato in rotativa e ha rilanciato l’edizione stampata. Le caratteristiche che uniscono fra loro prodotti diversissimi per contenuti e taglio editoriale, sono modelli di business basati su periodicità più ridotta che in passato, su ricavi prevalentemente da vendite, su prezzi di copertina elevati e su carte di alta qualità per la stampa.

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