“La stampa rimane (n. nelle previsioni per il 2022) incredibilmente importante, anche se stiamo assistendo ad alcuni rendimenti decrescenti”. Questa è l’opinione consolidata all’interno del World Press Trends di WAN-IFRA, la ricerca annuale dell’associazione mondiale degli editori, che si è materialmente conclusa a fine novembre 2021, ed i cui dettagli sono ancora in fase di elaborazione. Le ragioni di questo ottimismo non sono scaramantiche, né legate a particolari nostalgie, ma risiedono tutte nella forza dei numeri. I gruppi editoriali di ogni parte del mondo sono impegnati nella diversificazione delle fonti di redditività, ma alla domanda “quale percentuale del vostro fatturato arriva da quale risorsa?”, le risposte sono: il 30,3% dalla pubblicità stampata, ed il 25,9% dalla vendita dei prodotti stampati. A segure, la pubblicità digitale, con il 21,6%. Le copie digitali vendute segnano più che modesto 9%. A consolidare l’opinione che la stampa resterà “incredibilmente importante” per tutto il 2022 c’è anche il dato relativo ai costi industriali. Le attività legate alla stampa incidono per un modesto 14,5%, a fronte del 15,6% relativo ai costi generali, del 15,8% riferito ai costi della rete di vendita della pubblicità, e del 33,5% attribuito ai costi editoriali per la creazione dei contenuti.

Recent Posts