Negli Stati Uniti il 63% degli inserzionisti prevede di aumentare gli investimenti in pubblicità nel corso di quest’anno, anche sui giornali. È quanto si ricava dalla Spring Survey 2023 di Borrell Associates, società specializzata in marketing e pubblicità che opera in Nord America – Canada e Stati Uniti. Per raccogliere le tendenze più significative, sono stati intervistati 1938 professionisti in rappresentanza di oltre 100 categorie di investitori. Il 62% del panel si è detto ottimista sul volume degli investimenti in pubblicità, che saranno destinati a crescere nel corso del 2023. A guidare la classifica dei media tradizionali è la radio, preceduta, in valori assoluti, dalla sponsorizzazione di eventi e dai social media. I giornali seguono, nell’elenco dei media tradizionali, e si classificano a quota 39% dei canali acquistati (dati relativi al 2022). Ma ciò che distingue – in senso positivo – i quotidiani è la propensione a crescere, o rimanere costanti nei volumi di acquisto, espressa da quasi un quarto del mercato (24%), che è come dire una tendenza contraria a quello della radio, dove il 12% del mercato prevede invece di diminuire gli investimenti nel corso del 2023. Per quanto riguarda la stampa locale, la ricerca ha messo anche in luce come una difficoltà tradizionale – in grado di frenare gli investimenti – sia la scarsa propensione a supportare gli investitori con strumenti di marketing multicanale. Quasi la metà degli investitori pratica il “fai da te”. “Se tu (editore di giornali locali) potessi mettermi a disposizione un piano di marketing completo e trasparente” – osserva Corey Elliot, Local Marketing Intelligence di Borrell Associates – “io (inserzionista) ti seguirei giù da un dirupo”.

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