Medicina delle Dipendenze: è un periodico che si progetta e si scrive a Verona con un linguaggio chiaro, diretto, coinvolgente, nonostante gli argomenti siano molto delicati. Si stampa al CSQ di Erbusco (BS), che provvede anche alla gestione della logistica. Medicina delle Dipendenze è un’iniziativa editoriale di assoluta avanguardia, proprio come l’editore, l’unità di Medicina delle Dipendenze creata nell’anno 2000 all’interno dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, la più grande del Veneto. L’obiettivo dell’unità è quello di sviluppare un approccio multidisciplinare in area clinica, didattica, medica e psicologica, e della ricerca per la cura delle dipendenze patologiche. All’inizio erano quelle da farmaci – in modo particolare gli ansiolitici (benzodiazepine) – e da sostanze illegali. Successivamente, visti gli ottimo risultati, l’azione si è allargata all’area delle dipendenze quali il fumo ed il gioco d’azzardo. “Chi è il fumatore?” – scrive sul numero speciale dedicato alle dipendenze da nicotina il dott. Fabio Lugoboni, responsabile dell’unità di cure multidisciplinari veronese – “E’ una persona che ha preso una cattiva abitudine che stenta a perdere? Un amante del rischio? No, certo. Fumare non è un vizio (cattiva abitudine) ma una dipendenza, quindi una malattia, caratterizzata da dipendenza psichica e spesso anche fisica”. Alle cure mediche a questa malattia, dal 2020 collabora anche la stampa. “L’idea del periodico specializzato nella lotta alle dipendenze è nata dalla nostra abitudine a scrivere per riviste scientifiche internazionali e a preparare moltissimi materiali per i convegni medici” racconta il dott. Lorenzo Zamboni, psicologo e psicoterapeuta componente dell’unità medica veronese. “Da questa consuetudine abbiamo pensato di sviluppare un canale di comunicazione stampato, con il quale accompagnare i pazienti lungo il percorso di guarigione, attraverso un linguaggio diretto e comprensibile ai non specialisti”. Dopo il primo numero, nel 2019, dedicato alle dipendenze dagli ansiolitici, sono arrivati “Speciale Azzardo”, 16 pagine e 30.000 copie, e “Speciale Fumo”, 16 pagine e 20.000 copie di ristampa, dopo che la prima edizione era andata esaurita. A stampare Medicina delle Dipendenze è il CSQ di Erbusco. “Con loro abbiamo un ottimo rapporto. Apprezziamo moltissimo la qualità di stampa e quella del servizio” che significa assoluta puntualità nella realizzazione del prodotto, nella gestione amministrativa, e non solo. Medicina delle Dipendenze – periodico gratuito sostenuto attraverso una quota dei fondi che lo Stato mette a disposizione delle Regioni per la lotta alle dipendenze del gioco d’azzardo – è distribuita – al 90% delle copie – nelle farmacie, attraverso un accordo con Federfarma Veneta. “Per noi è fondamentale l’ottima gestione della logistica che ci garantisce il CSQ, con una spedizione dei lotti del prodotto impeccabile sul piano dell’efficienza, della puntualità e della rapidità.” Il rimanente 10% delle copie stampate viene utilizzato nei convegni scientifici e distribuito all’interno dell’azienda ospedaliera di Verona, dove passano dall’unità di cura alle dipendenze circa 900 pazienti all’anno. “Per il nostro lavoro” – conclude il dott. Zamboni – “utilizziamo diversi canali di comunicazione digitali, ma la stampa ha specificità particolarmente apprezzate”. L’aspetto “tattile e fisico” del prodotto giornale, la possibilità di tornare a rileggere i contenuti più utili per i pazienti nel corso del tempo, sono le caratteristiche che “fanno la differenze” con il digitale. A Verona la stampa entra nel campo medico, con tutta la sua forza mediatica, per accompagnare i pazienti alla guarigione e, sperano gli specialisti dell’unità, anche per aiutarlo nella prevenzione.

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