L’esperienza imprenditoriale era cominciata nel novembre del 2017 grazie ad una donna, Lisa Snowden, che aveva deciso di fondare il Baltimore Beat, una testata orientata ai lettori di colore, dopo la chiusura del Baltimore City Paper. L’esperienza era durata solo pochi mesi, poi il Baltimore Beat, nato come impresa commerciale, aveva chiuso i battenti. Da metà agosto, la testata è tornata sul mercato, come “outlet” non-profit di notizie, su carta stampata. Il canale di diffusione tradizionale ha seguito la riapertura del Baltimore Beat on line, perché l’editore ha ritenuto che fosse indispensabile anche l’edizione cartacea, gratuita, di un prodotto il cui obiettivo è quello di raccontare le storie di una comunità, i residenti di Baltimora, per oltre il 60% composta da persone di colore. “A loro vogliamo offrire l’opportunità di pubblicare le notizie che li riguardano” ha detto la neodirettrice Lisa Snowden. “Spero che il Baltimore Beat sia un luogo che lanci delle sfide ed informi questa città, e che inspiri le nuove generazioni di abitanti a renderla un posto migliore”. Senza rinunciare, come editori, alla carta stampata.

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