Nel corso dei prossimi dodici mesi, da dove arriveranno la maggior parte dei fatturati dell’industria editoriale? “Dalla pubblicità” risponde il 40,9% dei 167 news executives – in rappresentanza degli editori di 62 diversi Paesi – intervistati per la realizzazione dell’annuale Word Press Trend, a cura di WAN-IFRA, l’Associazione mondiale degli editori di notizie. Nelle anticipazioni della ricerca, che sarà pubblicata a fine anno, dopo la pubblicità vengono i fatturati generati dai lettori, pari a circa il 33%. A seguire, altre fonti diversificate, pari a circa il 23% dei fatturati previsti. Sono percentuali che segnalano il peggioramento delle aspettative relative ai modelli di business a pagamento, fiore all’occhiello, in particolare, dei canali digitali. Fra le “fonti diversificate”, una buona percentuale resta in carico agli eventi, che un sempre maggior numero di gruppi editoriali internazionali propone al grande pubblico. Pure consapevoli delle difficoltà del settore, colpito dai rincari energetici e delle materie prime, gli editori sono nel complesso ottimisti sulle chiusure dei conti di fine anno 2022. Nelle economie sviluppate, l’aspettativa di crescita dei fatturati, dal 2021 al 2022, è pari all’8%. Più ottimismo si respira nelle economie in via di sviluppo, dove l’attesa è per una crescita attorno al 24%.

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