Si chiama “andererseits” – dall’altra parte – il nuovo periodico stampato per sostenere l’inclusione sociale in Germania. In che modo? Attraverso la pubblicazione di articoli scritti in un linguaggio molto semplificato, adatto a chi, per ragioni diverse, non riesce a comprendere la complessità dei titoli e dei testi del linguaggio giornalistico contemporaneo. Frasi brevi, per lo più soggetto, verbo e predicato, e sintassi ridotta all’essenziale. Gli argomenti spaziano in diversi campi, ma il focus è sull’inclusione sociale per le persone meno fortunate. La nuova testata, edita dall’omonima piattaforma digitale tedesca andererseiten.org, ha un target di lettori nell’ordine delle 700.000 persone. Il primo numero, in distribuzione dallo scorso 26 marzo, è stato tirato in 40.000 copie, con una foliazione di 48 pagine, e diffusione gratuita presso le istituzioni sociali. Il piano editoriale prevede quattro edizioni all’anno. Il secondo numero sarà dedicato alle istituzioni europee. Il 60 per cento del bilancio arriva dal fondo per l’innovazione, il rimanente è previsto arrivi dalla pubblicità e dai contributi dei sottoscrittori.

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