Neppure un mese senza informazione locale: succede a Medford – Stati Uniti – nella quarta maggiore area di distribuzione dell’Oregon, con oltre 200.000 residenti, vicino al confine nord della California. Lì, a fine settembre 2022, l’editore del giornale locale aveva annunciato la chiusura del giornale stampato, vista l’impossibilità di fare fronte all’aumento esponenziale dei costi industriali e di distribuzione. I lettori locali avrebbero dovuto accontentarsi della versione on line delle notizie digitali. A gennaio del 2023, la notizia inaspettata: si chiude anche il notiziario digitale, liquidando oltre un secolo di tradizione editoriale. Ma nel mondo anglosassone, e non solo lì, la cronaca locale, quella autorevole, stampata su carta, di andare in soffitta, non ne vuole sentire a parlare. Dopo una trentina di giorni di blackout informativo, nel mese di febbraio è cominciata la distribuzione di una nuova testata di cronaca locale, The Rogue Valley Tribune, che l’editore, EO Media, ha ribattezzato pochi giorni dopo Rogue Valley Times, per evitare possibili questioni legali legate al marchio del vecchio giornale, dove si usava la parola Tribune. “Sappiamo che i giornali non sono una mucca da mungere” – spiegano i responsabili editoriali del gruppo che, in Oregon, pubblica già 18 testate – “ma non siamo qui per diventare ricchi. Vogliamo farlo perché è importante”. Dopo un numero speciale stampato di 12 pagine, indirizzato ad oltre 90.000 residenti di Medford, per presentare la nuova testata, l’obiettivo è quello di stabilizzarsi attorno alle 10.000 copie, con altrettanti abbonati al canale digitale.

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