Si, avete letto bene: tartarughe marine, che sono fra le protagoniste di un’iniziativa di stampa digitale – realizzata al CSQ di Erbusco (Bs) – che, almeno a quanto è dato sapere, non ha altri esempi in Europa e, forse, nel mondo. Le tartarughe marine sono le beneficiarie di un’ambiziosa tesi di laurea, presentata al Politecnico di Milano lo scorso 5 ottobre da Paolo Grossi, giovane e brillante neodottore in Architettura ambiente costruito e interni. La tesi Comunità d’interspecie, Lampedusa come avamposto di flussi interspecifici propone un progetto per restituire all’isola un centro nuovo di zecca per il salvataggio e la cura delle tartarughe marine, una struttura in grado di assolvere alle funzioni principali per la salvaguardia del patrimonio naturale di Lampedusa, degli animali marini in difficoltà e del loro reinserimento nei rispettivi ambienti. “Il progetto” – racconta Paolo Grossi – “si articola con la volontà di rendere il nuovo centro un luogo di incontro interspecifico, un punto di riferimento e rifugio per tutte le specie (umana compresa). Lampedusa è da secoli crocevia di flussi umani e animali, di eventi politici e marginalità sociale, di conquiste e di fughe, di accoglienza e di migrazioni. È un vero e proprio laboratorio interspecifico.” E per proporre questa idea, che poi si sviluppa in un’architettura efficiente e leggera, collocata nello stesso luogo dove c’era il vecchio centro di accoglienze delle tartarughe marine, fondato e gestito dalla Dr. Daniela Freggi, bisognava pensare ad una presentazione originale. La tesi è una raccolta di voci che descrivono il centro da diversi punti di vista. Da qui, il progetto di stamparla come un quotidiano su carta, il canale di comunicazione più efficiente e più consolidato che esista per raccontare storie, organizzandole su pagine stampate. Pensare è un conto, stampare un altro. Paolo comincia a bussare alle porte di alcuni centri stampa, e scopre ben presto che la rotativa offset non è compatibile con la tesi di laurea. “Stavo per rinunciare, quando, sul web, mi sono imbattuto nel CSQ”. Ho scritto una lettera, mi hanno risposto e da lì è cominciata l’avventura della stampa della tesi. “In digitale, come mi hanno spiegato allo stabilimento di Erbusco”. Il CSQ è l’unico centro stampa in Italia ad avere una doppia linea di produzione, offset e digitale, ed è il solo in grado di rendere sostenibile, e vantaggiosa, una tiratura che parta da un esemplare ed arrivi a decine di migliaia di copie. Dopo un aggiustamento grafico legato alla tecnologia di stampa digitale, il CSQ ha realizzato la prima bozza e, poi, la stampa finale. Sessantaquattro pagine su carta da quotidiano migliorata, in full color, con ampio ricorso alle immagini, per un “quotidiano” con un impatto visivo straordinario. Ogni capitolo della tesi è diventato il “titolo” di una notizia, raccontata con box, infografica, testi dove si gioca con i font e gli stili, e naturalmente con i rendering del centro di assistenza per le tartarughe marine. “Al CSQ abbiamo una consolidata esperienza di collaborazione con i giovani e con le Università” – commenta Dario De Cian, Direttore generale dello stabilimento. “Ma questa iniziativa è stata una novità assoluta. L’entusiasmo di Paolo e la sfida della tesi in formato quotidiano ci hanno coinvolto, ed alla fine abbiamo fatto squadra sul progetto”, con una cinquantina di copie in full color. I risultati? Di tutto rilievo, visto che non solo la laurea è arrivata “cum laude”, ma pochi minuti dopo la proclamazione del nuovo Dottore il relatore gli ha annunciato l’intenzione di presentare all’Ordine degli Architetti il “quotidiano” stampato in digitale come migliore tesi dell’anno accademico 2023. “Quello che ho apprezzato maggiormente nel CSQ è stata l’attenzione alle persone. Mi hanno accolto, ascoltato e guidato nella realizzazione della mia idea editoriale”. È stata una grande soddisfazione per tutti. E se il progetto un giorno verrà realizzato, lo sarà anche per le tartarughe marine di Lampedusa.

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