Chi dice che la stampa sia in crisi sbaglia. I giornali stanno, piuttosto, trasformandosi in profondità, come sostiene Corinne Mrejen, CEO di Les Echos e Le Parisien (gruppo LVMH) di recente intervistata da un canale online. “Per noi” – racconta la manager transalpina – “l’appeal dell’edizione cartacea rimane forte per i lettori, come dimostra (fra l’altro) la consultazione delle versioni in Pdf sui canali digitali”. Resta assodato che gli utenti delle due testate facciano un uso totalmente ibrido di contenuti e di canali di comunicazione. Anche se non ha più molto senso – da un punto di vista manageriale – distinguere l’audience della stampa dall’audience dei canali on line, resta il fatto che le edizioni cartacee delle due testate del gruppo hanno guadagnato in una sola rilevazione oltre 100.000 nuovi lettori, che diventano oltre 700.000 in un anno. Anche gli altri dati certificati promuovono a pieni voti le testate del gruppo: Le Parisien registra uno storico record di 2,6 milioni di lettori al giorno, e Les Echos viaggia sugli 800.000 giornalieri. La profonda trasformazione delle testate quotidiani si riflette anche sulla logistica distributiva. Se è vero che Le Parisien ha visto una crescita vertiginosa dei nuovi abbonati ai canali digitali, il giornale resta molto forte in edicola, con percentuali bilanciate con gli abbonati all’edizione stampata, senza contare la forza di traino globale del brand editoriale che esercita l’edizione “fisica” che esce dalla rotativa.
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