Dal 5 giugno l’edizione stampata del Chicago Reader, testata alternativa no-profit dell’omonima area metropolitana, ritorna alla periodicità settimanale, dopo aver sperimentato, a partire dal mese di giugno del 2020, la cadenza quindicinale. Le ragioni di questa scelta, ancora una volta controcorrente rispetto alla progressiva riduzione della carta stampata in circolazione nel territorio degli Stati Uniti, l’ha spiegata con molta chiarezza Solomon Lieberman, editore ed amministratore del Reader Institute for Community Journalism che pubblica la testata. Le preoccupazioni creative, civiche e culturali di Chicago non si riproducono su base bisettimanale, ed il paywall che scherma il canale digitale non aiuta in questo senso. E poi “c’è ancora una grande gioia a prendere in mano una testata stampata. Racchiude la settimana in un modo che un sito internet non può fare. Noi crediamo che la parola stampata, e l’arte, rimangano un servizio alla collettività che valga la pena di offrire, e che possa ancora giocare un ruolo, in quel grande esperimento americano che è la democrazia diversificata.” Non da ultimo ci sono considerazioni economiche. Con il ritorno alla periodicità settimanale, il Chicago Reader potrà tornare a contare su inserzioni a pagamento da parte del settore pubblico, che andranno a coprire le spese dei maggiori volumi di stampa previsti.

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