Il 1° maggio L’Eco di Bergamo ha compiuto 140 anni, ma nessuno avrebbe mai potuto immaginare le circostanze del compleanno. Il mondo intero colpito da una pandemia, e il territorio bergamasco falcidiato dal virus, con le immagini del convoglio militare notturno, che trasportava i feretri, a rimbalzare sui telegiornali internazionali. Ma anche in queste circostanze drammatiche, come già in passato, le difficoltà ed i lutti hanno spinto i bergamaschi a stringersi attorno al loro giornale locale, sceso in campo contro il coronavirus con una serie di iniziative a sostegno del territorio. La più rilevante, in termini operativi, è stata Abitare la Cura, una mano per alleggerire gli ospedali. Obiettivo del progetto – accompagnato da una raccolta fondi – è stato quello di identificare dei luoghi sul territorio dove i pazienti, una volti dimessi dall’ospedale, potessero trascorrere il periodo di quarantena di 14 giorni, adattandone le strutture. Sostenuta dal gruppo editoriale Sesaab, da Confindustria Bergamo e dalla Caritas Bergamasca, l’iniziativa ha offerto ospitalità a 310 pazienti, in due strutture del territorio, il Winter Garden Hotel di Grassobbio il Bes Hotel di Mozzo. Gli ammalati che non potevano, per diverse ragioni, rientrare nelle loro abitazioni, sono stati seguiti nella convalescenza da personale specializzato. Abitare la Cura ha ricuperato anche 500.000 mascherine destinate – tramite l’Ats – alle strutture sociosanitarie del territorio. La sottoscrizione ha oltrepassato i 3.370.000 euro di raccolta. Il quotidiano ha pensato anche a sostenere la popolazione del territorio, costretta ad un forte, e sgradevole, distanziamento sociale, con l’iniziativa una bandiera per Bergamo. In collaborazione con Intesa Sanpaolo, Uniacque, azienda pubblica che gestisce buona parte del servizio idrico della provincia di Bergamo, ed un gruppo di imprenditori e professionisti comaschi coordinati dal quotidiano La Provincia di Como, L’Eco di Bergamo ha realizzato e distribuito gratuitamente – in allegato al giornale – delle bandiere da esporre ai balconi ed alle finestre. Il modello è stato scelto – fra tre possibile opzioni- direttamente dai lettori, attraverso un sondaggio. Hanno votato 13.000 persone.  “Abbiamo voluto offrire un simbolo ai nostri lettori – ha spiegato Massimo Cincera, presidente della Sesaab, società editrice de L’Eco di Bergamo – a loro che mai come in queste settimane terribili si sono stretti attorno al nostro giornale. Il 1° maggio L’Eco compirà 140 anni e ci è sembrato giusto accompagnare questo anniversario con un segno di gratitudine a tutte le persone che ci seguono e ci sostengono”. 70.000 bandiere sono state distribuite in due giorni. Un modo efficace per fare sentire uniti i bergamaschi, ed un ulteriore strumento per incrementare, grazie alla generosità dei lettori e degli sponsor, la raccolta fondi a sostegno di Abitare la Cura. Il territorio ha purtroppo dovuto fare i conti anche con un numero di decessi straordinariamente elevato. L’Eco di Bergamo ha promosso l’iniziativa ogni vita è un racconto, un memoriale dedicato a tutti i defunti. Nella piazzetta accanto alla sede del gruppo editoriale – intitolata alla memoria di mons. Andrea Spada, sacerdote e storico direttore del giornale – uno schermo ha cominciato a trasmettere il ricordo, e la memoria, degli oltre 4.000 defunti da coronavirus, a partire dalla data del 23 febbraio. I volti, le storie e le testimonianze apparse sulle pagine del giornale, e trasmesse anche sul sito dell’Eco all’indirizzo memoriale.ecodibergamo.it. Ai familiari è stata offerta la possibilità di associare al materiale raccolto anche un ricordo personale. Un modo per riempire l’”indescrivibile solitudine” di non aver potuto accompagnare nell’ultimo viaggio i propri cari. Il territorio ha risposto concretamente alle iniziative del giornale. Nei giorni della pandemia sono stati sottoscritti 13.000 nuovi abbonamenti digitali ad 1 euro a settimana, che non hanno intaccato la tiratura del prodotto stampato, che ha continuato a crescere.  “Ogni vita è un racconto” – la testimonianza di quanto avviene giorno dopo giorno sul territorio – è anche il compito che ha svolto, nei primi 140 anni di vita, L’Eco di Bergamo. Una missione destinata a durare negli anni, ben oltre l’emergenza del coronavirus.

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