Il sogno di tutti gli investitori pubblicitari è quello di arrivare al proprio target-cliente, ovunque si trovi, con annunci efficaci. Lo sviluppo vertiginoso dei canali di comunicazione, in maggioranza digitali – anzi, di touch point come si usa dire nel marketing – è stata la soluzione adottata da molti editori. Ma sembra proprio che, senza la carta stampata, gli effetti della pubblicità on line lascino un pò a desiderare. Touchpoint Decoder, lo studio su larga scala condotto da mScience, l’istituto di ricerca indipendente sui media di proprietà del network di agenzie di pubblicità GroupM, alla fine dello scorso anno, e presentato di recente al pubblico, ha confermato che la stampa è indispensabile come amplificatore dell’impatto della pubblicità sui consumatori. Inserti ed annunci pubblicitari su giornali e periodici sono particolarmente degni di fiducia e godono di grande credibilità, non solo nel segmento di clienti più maturi, ma anche nella fascia compresa fra i 18 e i 39 anni. La stampa è un ottimo strumento per la trasmissione di contenuti e, novità rispetto a quanto si conosce in materia di pubblicità, è anche un buon mezzo per trasferire emozioni. Riguardo alla capacità di “intrattenere il lettore”, l’annuncio stampato sui periodici è a pari livello rispetto alla pubblicità trasmessa con i filmati. La carta resta anche il mezzo di comunicazione più efficace per consolidare la fedeltà al marchio commerciale. Lo studio si è avvalso di 18.000 partecipanti e 46.000 valutazioni su circa cinquanta “punti di contatto”, ripartiti fra diversi media.
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