L’annuncio dello scorso 28 marzo, come era facile prevedere, ha creato grande scalpore, e non solo fra gli addetti all’industria dei media. Dire che la rivista LIFE ritornerà sulla carta stampata, anche se parliamo, prevedibilmente, del prossimo anno, significa spalancare le porte ad un ritorno al passato per un settimanale che di storie, nel XX secolo, ne ha stampate parecchie. Storie del mondo, visto che sulle sue pagine sono stati raccontati, con parole ed immagini, tutti i grandi conflitti armati, almeno a partire dal 23 novembre 1936, quando l’editore di Time, Henry Luce, mandò in edicola il primo numero del periodico che aveva rilevato con l’intenzione di trasformarlo in profondità. Poi la storia della fotografia applicata al giornalismo, con autori come Robert Capa, Alfred Eisenstaedt, Larry Burrows e W. Eugene Smith, che hanno pubblicato su quelle pagine scatti che hanno immortalato per sempre gli eventi mondiali. Poi le tante vicende che hanno segnato l’evoluzione della società, dei costumi e dei modi di vita fino al 2007, quando la versione stampata, dopo varie vicende, fu definitivamente sospesa. Sembrava la fine di un mondo, quello del fotogiornalismo di assoluta qualità. E invece no, perché la storia della versione stampata di LIFE ripartirà grazie ad un accordo fra Dotdash Meredith – proprietaria del brand – e Bedford Media – di Joshua Kushner e della moglie Karlie Kloss – che ha rilevato la testata, con l’obiettivo di riprendere “il racconto dell’umanità”. Per gli appassionati lettori di tutto il mondo si tratterà di avere pazienza, visto che per l’arrivo in edicola di LIFE – probabilmente, all’inizio, in versione trimestrale – si parla di dodici mesi. Per l’industria della stampa, la pazienza dovrà essere assai più impegnativa, visto che sono già in molti a chiedersi se il ritorno in rotativa di LIFE resterà un caso isolato, o se tirerà la volata stampata ad altri marchi blasonati – come Entertainment Weekly, Time e Sport Illustrated – che avevano sospeso le edizioni su carta. Una scelta che sembrava definitiva, ma che da oggi potrebbe non essere più tale.

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