Crescita di gruppi editoriali, sviluppo di economie di scala e maggiore flessibilità nell’informazione alle comunità locali sono le tendenze, e le aspettative, sotto osservazione nel mercato della stampa quotidiana degli Stati Uniti. I dati, agli inizi del nuovo anno, mostrano una crescita esponenziale nelle attività di compravendita delle testate. Se dai primi degli Anni Novanta, fino al alcuni anni fa, a cambiare proprietà era fra il 10 ed il 25 per cento della stampa quotidiana, lo scorso anno si è chiuso a quota 37 per cento, con circa 100 gruppi editoriali che ora posseggono due o più testate. Nel 1983 i giornali indipendenti erano 541, oggi ne restano solo 151 a non fare capo ad alcun gruppo. Le economie di scala, che si possono sviluppare fra diverse testate, sono, con la concentrazione della proprietà, l’altro trend in via di sviluppo, anche in considerazione che gli acquirenti, quasi sempre, sono editori che già hanno in portafoglio altri giornali. La rivalutazione degli asset stampati passerà, probabilmente, anche dalla diversificazione dei prodotti destinati alle comunità iperlocali, dove accanto ai quotidiani si svilupperanno testate tri, bi o settimanali.

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