Abbandonare un posto di lavoro nel tumultuoso mercato della stampa locale e fondare una nuova testata, diventando editori indipendenti e imprenditori, conviene? Nel Regno Unito qualcuno pensa di sì. A compiere questa scelta professionale, e di vita, all’insegna della fiducia nella carta stampata, sono state Miranda Robertson, 49 anni, direttore responsabile del The New Blackmore Vale – gruppo Newsquest – e Karen Bate, 50 anni, redattrice nella stessa testata.

Insieme hanno fondato una nuova casa editrice, la Bird Media Ltd., con un investimento in solido di 10.000 sterline – al cambio attuale circa 12.000 euro – alle quali se ne sommano altrettante messe a disposizione da due altri investitori indipendenti. La nuova testata stampata che vedrà la luce il prossimo 11 febbraio si chiamerà The West Dorset Magazine. Per Miranda è un ritorno a casa, vista l’esperienza – e la profonda conoscenza di quel mercato locale – acquisita nel Dorset e Wiltshire (due contee inglesi confinanti, a sud ovest del Paese) nel corso di 18 anni, dal 1999 al 2017. Il focus della nuova testata sarà sulla comunità servita, cosa fanno quelle persone, quali stili di vita adottano, e poi articoli specializzati ed intrattenimento per tutti, nel perfetto stile della stampa locale anglosassone. “Vogliamo stare in contatto con le comunità rurali (n. del sud ovest dell’Inghilterra) in un modo coinvolgente, attraverso la stampa” – ha spiegato Karen Bate. La ricerca degli specialisti che scriveranno di attività legate all’agricoltura, salute, bellezza, veterinaria, animali domestici ed altri argomenti ancora è a buon punto. Si comincia con una tiratura di 20.000 copie, distribuite in diversi punti del territorio, e con un modello di business “free”, quindi interamente basato sulla raccolta pubblicitaria.

E il gruppo editoriale dal quale sono uscite le due neo-imprenditrici? Lì non l’hanno presa per nulla bene. Nel Regno Unito la stampa locale è un business con il quale non si scherza, e l’editore – ormai concorrente – lasciato dalle due professioniste, ha già fatto trapelare l’intenzione di schierare un concorrente diretto per dare filo da torcere al nuovo nato. A guadagnarci saranno, ancora una volta, lettori, inserzionisti pubblicitari locali e carta stampata.

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