Il quotidiano Avvenire rinnova l’accordo con il CSQ per stampare nello stabilimento di Erbusco (Bs) le copie destinate a tutto il nord, e a parte del centro Italia, per i prossimi cinque anni. “Un rinnovo all’insegna della fiducia e del consolidato rapporto di collaborazione, che data ormai dal lontano 2002” spiega Alessandro Belloli, Direttore generale della testata. “Una partnership cresciuta anno dopo anno grazie a competenza, efficienza e qualità dello stabilimento di Erbusco, dove sono sempre disponibili ad organizzare cicli di stampa che si rendano necessari per adattare il giornale a nuove esigenze editoriali” come racconta Giovanni Regina, responsabile di produzione del giornale. Avvenire porta in dote al centro stampa tutti gli inserti che arricchiscono il prodotto di base. Popotus, settimanale in formato tabloid, che ogni giovedì si rivolge ai lettori più piccoli, Economia Civile, il quindicinale di otto pagine che esce al mercoledì, ed i dorsi diocesani che completano il numero della domenica. “La qualità del prodotto che arriva nelle mani dei lettori è fondamentale, ed il CSQ ha sempre mantenuto, negli anni, uno standard altissimo” sottolinea ancora Regina. Da un punto di vista tecnico, il rinnovo del contratto di stampa non introduce particolari novità rispetto al passato. Avvenire mantiene lo stesso formato, 35*53, mantiene lo stesso numero di edizioni, due dal martedì al sabato, la seconda delle quali denominata “Lombardia”, e sei alla domenica, grazie alla presenza dei dorsi diocesani locali, fra i quali quelli di Bologna, Modena, Parma e Rovigo. Con una foliazione media fra le ventotto e trentadue pagine, il giornale di proprietà della CEI – Conferenza Episcopale Italiana – offre ai lettori un’informazione con uno sguardo rivolto al sociale, scenari internazionali spesso dimenticati, a cui si aggiunge l’informazione sulla vita della Chiesa in Italia e nel mondo, con una visione completa su diversi temi, tra cui sostenibilità sociale e digitale, ambiente, economia circolare, inclusione e difesa dei diritti umani. L’apprezzamento di questi temi è giustificato anche da un’importante quota di lettori abbonati. “Il CSQ ci garantisce – cosa tutt’altro che scontata per nostra conoscenza – una gestione estremamente flessibile ed accurata di questo amplissimo target di abbonati, che per Avvenire è di importanza strategica” spiega Regina. Le competenze nell’organizzazione della logistica, e nella gestione degli indirizzi, sono una delle peculiarità industriali del CSQ che hanno, negli anni, consolidato il rapporto di partnership con l’editore. “Un rapporto per noi molto importante” – sottolinea Dario De Cian, Direttore generale del CSQ – “perché Avvenire è stata la prima grande testata nazionale che ha creduto nel progetto di stabilimento consortile, anche a servizio di commesse terze rispetto a quelle di proprietà del gruppo SESAAB e dell’Editoriale Bresciana”. Un’ottima notizia per iniziare il nuovo anno all’insegna del ragionevole ottimismo per la carta stampata.

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