Piuttosto che interrogarsi all’infinito sui rapporti fra carta stampata e piattaforme  digitali, non sarà meglio cercare di capire quali contenuti i lettori siano disposti a pagare? Il quotidiano svedese Svenska Dagbladet, incrociando dati di provenienza diversa nel corso di un progetto durato tre anni, ha elaborato un modello basato su quattro categorie di articoli. Rilevanti non sono gli “argomenti”, ma i “bisogni” che queste storie soddisfano. Al primo posto ci sono gli articoli dedicati a “spiegare” le notizie, ovvero inchieste, analisi, reportage in profondità. Seguono le storie che raccontano la “vita quotidiana”e che propongono informazioni utili, per esempio su come gestire i risparmi o quale alimentazione seguire. I lettori hanno poi voglia di “capire il mondo dove vivono”, e cercano informazioni sulla società, la politica, il costume. Il quarto “bisogno” proposto dal modello svedese è lo sviluppo di contenuti “affini” alla identità ed ai gusti dei lettori. Rassegne di libri, di film, di ristoranti o di occasioni di incontro sociale dove i lettori si trovino particolarmente a loro agio, rispecchiandosi nelle loro passioni.

Recent Posts