E se per oltrepassare le difficoltà, e battere la pandemia che non se ne vuole andare, provassimo a stampare di più? La proposta arriva da Hearst UK, la divisione del Regno Unito di Hearst Corporation, e riguarda Prima. Il mensile femminile di lifestyle, uno dei prodotti di punta del gruppo, a partire dal prossimo 2021 passerà da 12 a 13 numeri all’anno. Lanciato nel 1986, e con una diffusione di quasi 219.000 copie a numero, Prima risponderà alle difficoltà del mercato con un robusto aumento di produttività. La scelta di investire, ancora una volta, sulla carta stampata, non deve meravigliare. Il canale più tradizionale dell’industria dei media è anche quello che garantisce una penetrazione più efficace nelle case delle lettrici. Prima veicola contenuti di lifestyle “al femminile” – fra in quali passatempi per il tempo libero, piacere per l’arte e per i mestieri – che hanno creato, negli anni, un fortissimo senso di appartenenza al brand. Il senso di isolamento, non solo fisico, imposto dal covid a molte lettrici inglesi, ha giocato a favore della “fisicità” del prodotto stampato. La campagna di comunicazione, con il payoff “It’s like sitting down for a chat with your best friend”, ovvero ricevere, e leggere, Prima “è come sedersi per una chiacchierata con la tua migliore amica” ha sostenuto una formidabile crescita delle abbonate (+68%), nel 2020. A partire dal prossimo anno, le lettrici avranno un numero in più da leggere, dove trovare anche nuovi “cartamodelli” per il cucito, distribuiti in esclusiva dal mensile, a fronte di un formidabile aumento della domanda.

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