Sull’onda del successo delle recenti iniziative di marketing per aumentare la diffusione, e l’utilizzo in classe, del periodico Popotus – l’attualità a misura di bambino, del gruppo Avvenire – prosegue il sostegno al progetto didattico nelle scuole elementari. L’editore ha realizzato, e pubblicato, ai primi di aprile, un video (disponibile all’indirizzo https://youtu.be/lrpW6iNM3f8) che spiega – con uno storyboard a misura dei più piccini – come nasce il giornale. “E soprattutto mostra, agli studenti e alle maestre, la magia del trasferimento dei contenuti dai computer alla carta stampata, presso lo stabilimento del CSQ di Erbusco”, racconta Debora Spadoni, responsabile marketing.

Nessuno – al di fuori dell’industria editoriale – ha idea di che cosa sia una rotativa, ma è proprio qui che Popotus si trasforma in “un giornale che resta impresso”. “Se vogliamo sostenere l’obiettivo di utilizzare Popotus come strumento, e modello, per la produzione di un giornalino di classe”, la tradizionale visita alla redazione, che moltissime scuole richiedono, non basta. Va bene vedere i giornalisti, ma poi le storie finiscono in pagina, e si trasformano nel periodico, grazie al centro stampa. Ad accompagnare le scolaresche per mano lungo questo sentiero editoriale, organizzativo e tecnologico, ci pensa Nicoletta Martinelli, giornalista di Avvenire e curatrice di Popotus, e “voce narrante” del documentario. Grazie alla sua efficacia “oggi possiamo rispondere a tutte le richieste di visite guidate, che arrivano dalle scuole” – conclude Debora Spadoni – “nel modo più semplice: veniamo noi da voi”. E a giudicare dai risultati del webinar dello scorso 7 aprile, dove il video è stato presentato in anteprima a molte maestre in tutta Italia, di “visite multimediali”, alla redazione ed al centro stampa CSQ, ce ne saranno moltissime.

Didascalia: l’immagine è un fotogramma del video girato, per la parte che riguarda la stampa, al CSQ di Erbusco (Bs)

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