Un mercato di nicchia, con i prezzi delle boutique di gran lusso. È l’industria che produce le lastre per la stampa offset, un comparto molto piccolo rispetto ad altri segmenti che impiegano l’alluminio, ma dove, come si dice, “non si fanno sconti” per le quantità. “Per comprare un chilo di alluminio, nel 2020, servivano 1,650 euro. Oggi, ai primi di marzo del 2022, ne servono, di euro, 3,050”. Tutte le mattine, appena arriva in ufficio, Giuseppe Limonta, responsabile vendite per l’Italia di Agfa Offset, si collega ai terminali della borsa di Londra. Il colore che accompagna il prezzo dell’alluminio è sempre verde. “Vuol dire che è in crescita”. Ma le lastre non sono solo fatte di alluminio, perché sopra ci vanno i coloranti per le emulsioni. “Si comprano anche questi nei mercati internazionali”. Fare arrivare un container dall’Asia costava 1.200 dollari. Oggi ne costa 14.000”. Cosa è aumentato negli ultimi dodici mesi? “Tutto”. A cominciare dall’energia – gas e petrolio – che ha un impatto formidabile sull’industria che deve trasformare i grandi parallelepipedi di alluminio in sottili lastre offset, fino alla movimentazione terrestre delle materie prime. “A calare è, invece, il numero dei laminatoi in Europa”. Qualche impianto è già chiuso, qualche altro è avviato in quella direzione. Sono strutture vecchie che hanno bisogno di investimenti importanti per ripartire. Nel frattempo, quelli che restano aumentano le pretese economiche. “E’ in calo anche il dato export della Cina”. Il colosso asiatico oggi è un importatore di alluminio. Ha ridotto la produttività, a seguito della crisi dell’industria delle costruzioni, che assorbiva la maggior parte della domanda. Questo crea ulteriori problemi al mercato internazionale. Soluzioni? “Al momento non se ne intravedono” osserva Limonta. “Il prezzo sembra destinato ad aumentare ancora, fino alla soglia dei 3,50 euro al chilo. I volumi difficilmente torneranno a crescere, vista la svolta della Cina”. Occorre attendere un calo significativo dei costi alla produzione industriale. Visto lo scenario internazionale, non sembrano prospettive a breve.

Recent Posts