La Vôs dai Furlans, Setemanâl di gnovis e ideis, è il nuovo settimanale di informazione locale per tutti i friulani. Si stampa sulla rotativa digitale del CSQ di Erbusco (Bs). Si legge, e si scrive, in friulano. “Che non è un dialetto, ma è una lingua identitaria, tutelata dalla nostra Costituzione” precisa subito Alfonso Di Leva, Direttore Editoriale e Amministratore Delegato di Mediafriuli, il gruppo al quale fa riferimento Editoriale Il Friuli, editore del settimanale. Una distinzione molto importante, perché è proprio l’identità culturale il fondamento, e l’ispirazione, della nuova iniziativa editoriale, una novità assoluta per il panorama italiano dell’informazione locale

“Noi abbiamo tre valori” – spiega Di Leva- “territorio, identità e comunità”. Il settimanale racconta le ultime notizie, e le idee più interessanti, che riguardano il territorio friulano e la sua comunità, nella lingua materna dei lettori che, se non continua ad essere parlata, e vissuta, quotidianamente, diventa asfittica e finisce nell’angolo della nostalgia. Il progetto editoriale, entrato nel vivo agli inizi del 2022, ha vinto con il massimo dei punteggi il bando della Regione Friuli Venezia Giulia per il sostegno della lingua friulana, e gode del supporto della Fondazione Friuli e dell’ARLEF, Agenzia Regionale per la lingua friulana. La Vôs dai Furlans – che avrà anche un canale digitale on line d’informazione quotidiana sempre in friulano – si inserisce in progetti editoriali di lungo corso già avviati, come il settimanale Il Friuli, che all’inizio sarà in abbinamento alla nuova testata in lingua identitaria, destinata ed essere un prodotto a pagamento, sia in edicola che in abbonamento. Al gruppo Mediafriuli, oltre a Editoriale Il Friuli Srl, fanno riferimento Euronews Srl, concessionaria di pubblicità del gruppo, e Telefriuli Spa, leader negli ascolti televisivi nella regione, e i siti udineseblog.it, ilfriuli.it e telefriuli.it.

Nella Regione ci sono oltre 600.000 persone che parlano il friulano in regione, ai quali si aggiungono decine di migliaia di friulani che vivono al di fuori del Friuli, e anche la pubblicità, raccolta direttamente dall’editore e stampata sul settimanale, ne fa uso. Ai contenuti – che si ispirano ai migliori settimanali italiani ed internazionali – pensano i redattori, tutti professionisti di madre lingua friulana, che da sempre è una lingua più parlata che scritta. E per questa ragione, sulla marilenghe vigila un esperto certificato, che controlla la correttezza dei testi. Il primo numero de La Vôs dai Furlans è andato in stampa lo scorso 23 novembre. Sono dodici pagine – che potrebbero facilmente cresce a sedici – tutte a colori, in formato tabloid, prodotte dalla rotativa digitale del CSQ. “Lo stabilimento di Erbusco (Bs) per noi non è solo un fornitore di assoluta qualità, già conosciuto, ed apprezzato, per la stampa del settimanale Il Friuli. Nella nuova iniziativa editoriale, il CSQ è qualcosa di più: un partner fondamentale per il nostro sviluppo e la nostra crescita sul territorio.” Con lo stampatore gli editori friulani condividono la visione, le strategie ed i valori. Sono la passione per il lavoro, la competenza tecnica, la serietà nell’esecuzione e nel rispetto degli impegni. Poi c’è la visione del mercato. La stampa ha ancora una forza straordinaria, ed intatta, quando si tratta di veicolare contenuti specializzati a gruppi di lettori ben identificati, come sono le comunità locali. La forza di penetrazione del prodotto “fisico”, stampato su carta, non ha rivali quando si tratta di raccontare i territori a coloro che ci vivono, coinvolgendoli in un modo assolutamente efficace ed unico. “Il nostro progetto” – racconta ancora Di Leva – “è stato più volte sul punto di fermarsi, per difficoltà oggettive di mercato”. La fiducia nei confronti del partner industriale CSQ, la visione condivisa, e qualche buon consiglio in fase di pianificazione, come l’impiego della rotativa digitale, che ha garantito, assieme all’assoluta qualità, risparmi ed economie di scala, non replicabili con l’offset, alla fine ha aiutato a trovare le soluzioni ottimali per aggirare i vari ostacoli. Se il nuovo settimanale avrà il riscontro sperato, potrà essere trasformato in quotidiano. “E’ un sogno, ed una speranza, per consentire ai friulani di scegliere, sempre meglio, come informarsi” conclude Di Leva. Sui contenuti editoriali, e sull’efficacia identitaria, ai lettori spetterà, come di consueto, l’ultima parola. Naturalmente, in lingua friulana.

A sin. Dario De Cian, Direttore generale del CSQ, durante la realizzazione del filmato di presentazione del nuovo settimanale in lingua identitaria friulana.

 

Il primo numero del settimanale La Vôs dai Furlans, stampato sulla rotativa digitale del CSQ di Erbusco (Bs).

 

Da sin.: Alfonso Di Leva, direttore editoriale e Amministratore delegato di Media Friuli, la casa editrice de La Vôs dai Furlans, Dario De Cian, Direttore generale del CSQ di Erbusco (Bs), sfogliano il primo numero del settimanale

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