Non sempre conviene stampare in proprio. Ne sono convinti i responsabili del Bote der Urschweiz, la testata locale al servizio dei lettori del Cantone di Schwyz, che hanno deciso la chiusura dello stabilimento di Seewen, ed il trasferimento delle attività di stampa nel centro di CH Media Print AG. Le ragioni? Lo stabilimento, dopo quarant’anni di attività, era diventato obsoleto, era complicato, e costoso, tenere dietro alle parti di ricambio per le tecnologie impiegate, ed altrettanto complesso era lavorare per lo sviluppo di nuovo risorse umane, alle quale è richiesta, come noto, un’alta specializzazione professionale. Viste le difficoltà, la decisione è stata drastica: concentrarsi sul core business dell’attività editoriale, ovvero l’informazione regionale, lasciando ad altri di occuparsi della parte industriale. La proprietà della testata rimarrà del Triner Medien Stiftung, che possiede, fra l’altro, un centro stampa commerciale, che continuerà le proprie attività anche dopo la chiusura dello stabilimento per la stampa quotidiana. La decisione dell’editore svizzero prosegue nel solco della terziarizzazione delle attività industriali, che in Svizzera procede spedita anche in settori contigui alla stampa dei giornali, come dimostra, fra l’altro, la nascita dello Swiss Printing Center.

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