Il futuro internazionale dell’industria della stampa – giornali, periodici, libri – da qui al 2026 potrebbe essere diverso da come lo immaginiamo. I numeri presentati dalla ricerca PwC Global Entertainment and Media Outlook 2022-2026, che fanno parte del Future of Print Report di FIPPFédération Internationale de la Presse Périodique – presentano un mercato globale della comunicazione dove la stampa, fra i canali di diffusione dei contenuti, resta, e resterà, centrale, anche nei prossimi anni. Nessuno nega la contrazione dei numeri di fronte all’espansione digitale, ma la quota del fatturato legata alla carta stampata nei canali media è assai più alta – a livello mondiale – di quanto si crede, e l’erosione favore del digitale procede con tempi più lenti di quanto si crede. Il segmento dell’informazione quotidiana resta in assoluto il più consistente, con un valore mondiale stimato in 93 miliardi di dollari. I fatturati dipendono dalla carta stampata – diffusione a pagamento e pubblicità – per circa l’80% del totale. Se pure saranno confermate – e nessuno lo può dire con certezza – le ipotesi di una ulteriore contrazione da qui al 2026, la carta stampata continuerà a rappresentare una quota globale di fatturato nell’ordine del 74%. Come dire, nulla di drammatico. Per quanto riguarda i periodici di largo consumo, il settore vale, a livello mondiale, 59 miliardi di dollari, ma anche qui la pagina stampata pesa per circa l’80% del fatturato. Vale più o meno la stessa previsione dei giornali: anche ipotizzando una contrazione nell’ordine 2,1% da qui al 2026, il fatturato legato alla stampa resterà attorno al 75% per i periodici, segmento dove a pesare di più, rispetto ai giornali, sarà la diffusione. I dati a livello mondiale vanno diversamente pesati in ambito, per così dire, locale, con l’Asia ancora dominata dalla stampa – attorno al 91% del fatturato media – ed il Nord America dove la stampa pesa per il 69% del fatturato.

Resta comunque chiaro, dai dati della ricerca, che il cosiddetto riequilibrio delle componenti del fatturato media fra stampa e digitale si sviluppa, a livello globale, assai più lentamente di quanto di solito si immagini. La ricerca suggerisce che sarà necessario rifocalizzare le prospettive di vita della stampa, che si annunciano molto più lunghe, e solide, di quanto i pregiudizi suggeriscano.

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